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Costumi scenografici


Il primo costume scenografico mai realizzato, è stato creato per un lavoro d’esame al quarto anno scolastico al Csia di Lugano. La tematica fil rouge era “nottetempo” e durante l’arco di nove mesi scolastici ho progettato un costume ed un elemento strutturale ad esso legato, con l’intento di ricreare una scenografia teatrale completa. Questo primo lavoro d’esordio è stato un punto di arrivo ma anche di partenza, che ha preparato il terreno per la futura messa in opera di altri costumi. Vale la pena puntualizzare che la scenografia, molto più presente fisicamente nel lavoro de “La Sacra Musa”, è spesso suggerita o per meglio dire proiettata dal costume stesso, che evoca immagini suggestive ed allegoriche. Il tema comune che si è creato partendo da questo lavoro, e che tutt’oggi distingue gli altri che sono stati creati è l’espressione pluriforme della femminilità nella quale la donna si specchia e manifesta la propria natura. Ho un ricordo molto nitido di come sin da bambina io fossi fortemente affascinata dal mondo della moda, del fantastico e di tutto ciò che potesse evocare mistero. Forte di questa mia passione proseguo e dedico ogni mia energia agli sviluppi futuri di questa mia predilezione creativa.


È mio desiderio ringraziare Concetta Müller dell’Atelier di sartoria SomainiSei in Lugano con le sue collaboratrici Clara e Lydia, per l’indispensabile maestria sartoriale con la quale i miei tessuti tinti a mano e progetti folli prendono davvero vita e diventano ciò che ho immaginato.

Nel costante tentativo di conquistare il mio sogno personale e professionale sono stata e sono accompagnata da persone piene di garbo e altruismo, questo scambio è reciproco e sincero.

La sacra musa

nottetempo

Illuminato da una falce di luna crescente l’abito della musa richiama i misteri dello scorrere notturno delle ore, nelle quali una figura femminile ammantata d’incanto riflette i ritmi del corpo lunare in continuo divenire e mutare.

Vesito in velluto di viscosa con cintura decorata a mano con perle, swarovski, perle di vetro, perle in acrilico e ciondoli argentati, cappa in pizzo di cotone con bordura in pelliccia. Tondino in ferro calandrato a cerchio su base quadrangolare con applicazione di nastro led. (files immagine: tutti i files nominati con il nome sacra musa!)

Vento di primavera

Il dolce vento di primavera si annuncia soffiando tra i fiori rosa pallido dei ciliegi che si stagliano contro il cielo azzurro nelle giornate terse. Quest’immagine a triplice soggetto è la visione di una figura femminile che vive nel fiorire degli alberi, nella terra che si ammorbidisce al sole e rifonda le proprie speranze puntando verso il cielo.

Abito in tulle azzurro grigio con applicazioni cucite a mano di fiori in tessuto, swarovski, foglie dipinte in oro, ricami a fiori in pailettes, perline di vetro e ramo in finto muschio.

Fotografia: Isabella Carulli

Ninfa del lago

Lo specchio d’acqua lacustre, scuro e insondabile nella sua aura misterica, rimanda l’immagine fugace di una ninfa vestita di seta preziosa anch’essa verde come il luogo acquatico che ella custodisce. Dalla sua corona di preziose conchiglie, baluginìi metallici si confondono e scompaiono al suono della risacca.

Abito in organza di seta sfumata tinto a mano, tessuto drappeggiato sulla spalla in seta misto sintetico tinto a mano con tecnica shibori (metodo giapponese di tintura) con spilla vintage anni ‘60, corona di conchiglie abalone (mollusco) decorate a mano con frammenti di vetro, smalti, colla a caldo, perle e polveri metallizzate.

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